Ciao a tutti e bentornati da queste parti, oggi condivido la mia interpretazione di un risotto squisito, che ho assaggiato qualche settimana fa in un locale che frequento spesso durante la mia pausa pranzo quando lavoro in centro.
Protagonista principale del piatto il topinambur, un tubero che arriva dall’America, detto la patata dei diabetici, per via dell’alto contenuto di inulina, a cui vengono attribuite anche proprietà di regolatore intestinale.
La cucina piemontese lo usa spesso (in Piemonte il topinambur è chiamato ciapinabò): con la bagna cauda, come ingrediente di flan accompagnati da salsa d’acciughe, oppure con la fonduta. Alcuni, come mio papà, lo consumano in insalata, tagliato a fettine sottili e condito con sale e olio.
In questo risotto il ciapinabò è accompagnato dalla fontina, quindi un richiamo alla fonduta, al ristorante lo hanno presentato come risotto al topinambur e fonduta di formaggi, dunque credo che loro abbiano utilizzato, oltre alla fontina, anche altri tipi di formaggio, ma non ho chiesto e a casa ho improvvisato, il sapore era molto simile a quello del risotto mangiato nel locale. Come mio tocco personale, per decorarlo, ho preparato delle chips di topinambur, che sono deliziose.
Veniamo al procedimento, dopo questa lunga premessa: per tre persone ho usato cinque topinambur pelati, lavati e tagliati a tocchetti, più un topinambur, sempre pelato e lavato, tagliato a fettine sottili per le chips, brodo vegetale salato caldo (usate carota, sedano e cipolla), olio, cipolla a dadini, riso (due pugni a testa), una fetta di fontina tagliata a dadini (andate a occhio), un pezzo di burro e abbondante parmigiano grattugiato per mantecare.
Ho preparato le chips per prime, facendo friggere in una padella antiaderente con abbondante olio d’oliva le fettine di topinambur. Quando sono diventate dorate le ho scolate e asciugate con carta da cucina.
Ho poi cucinato il risotto, facendo rosolare leggermente il topinambur a tocchetti in una padella antiaderente con olio e cipolla, ho aggiunto il riso, ho fatto tostare i chicchi e ho coperto con quattro mestoli di brodo vegetale. Ho proseguito la cottura per quindici minuti, girando con un cucchiaio di legno e versando brodo quando necessario. Cinque minuti prima di spegnere il risotto ho unito la fontina a dadini e ho continuato a girare il riso perchè non si attaccasse alla padella. Dopo avere spento il fuoco ho mantecato con il burro e il parmigiano e ho portato in tavola, decorando i piatti con le chips. Spero che la ricetta vi piaccia, voi avevate mai assaggiato questo risotto?